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L'ARMONIA DEL DNA 
Il corpo dell'essere umano è 
composto da materiale genetico dotato di un trasmettitore e un ricevitore 
estremamente sofisticati di frequenze. In particolari sperimentazioni 
scientifiche si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore tubolare di 
elettroni, questi ultimi si dispongono a formare una struttura uguale al DNA. Se 
si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. 
Questa è la prova inequivocabile che il patrimonio genetico dell'essere umano 
interagisce di continuo con l'energia circostante; siamo noi, le nostre 
condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.  
  
  
 
Dentro ogni essere umano ci sono delle microantenne conosciute con il nome di 
amminoacidi direttamente collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici 
genetici o antenne, capaci di trasmettere e ricevere frequenze più elevate 
collegando ogni persona a dimensioni più elevate. Recenti studi scientifici 
suggeriscono che solo 20 di queste antenne sono attivate, e le rimanenti 44 
rimangono “disattivate”. Ma solo 20 antenne sono insufficienti a collegare un 
essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni persona usa solo 
una piccola frazione del proprio potenziale cerebrale. Scienziati dell'Istituto 
HeartMath e di altri istituti di ricerca hanno fatto altre nuove e 
importantissime scoperte: queste microantenne presenti sul DNA si attivano o 
disattivano dalle frequenze filtrate in continuazione attraverso il DNA.  
 
Per questo motivo le nostre emozioni hanno una funzione peculiare 
sull'attivazione di queste microantenne. Un'emozione di paura, il derivato di 
tutte le nostre emozioni negative, può attivare solo alcune di queste “antenne” 
perché genera una lunghezza d'onda lenta e lunga. Mentre l'amore, il derivato di 
tutte le nostre emozioni positive, riesce ad attivare un numero molto più 
elevato di “antenne” perché genera una lunghezza d'onda veloce e corta. 
									
									
									La natura vivente – ed in specie quella 
									vegetale – offre ai nostri sensi forme 
									armoniose, suoni melodici, profumi delicati. 
									Per oltre un secolo, oppressi dall’idea 
									dell’utilitarismo biologico, siamo stati 
									incapaci di apprezzare queste naturali 
									armonie e bellezze, quasi considerandole 
									pletoriche e ingannevoli. Tutto si doveva 
									misurare in termini funzionali, ed era 
									quasinata una preferenza per la bruttezza , 
									che stava a dimostrare la sbrigativa 
									praticità della natura e il suo disinteresse 
									per inutili estetismi. La paura del bello e 
									delle sue implicazioni filosofiche e morali 
									ha concorso alla fuga della ricerca 
									biologica verso l’invisibile, verso le 
									strutture submicroscopiche e la chimica 
									cellulare. Come è stato detto, questa 
									tendenzaha segnato la “scomparsa 
									dell’organismo”. Il segreto della vita era 
									nella sua chimica, nelle sue reazioni 
									molecolari, nelle sue strutture intime: che 
									importanza avevano forme, suoni e profumi se 
									non come il futile belletto della vita? 
									Nell’ultimo secolo c’è stato un progressivo 
									rimpicciolimento degli oggetti prediletti 
									dai biologi. Abbandonati gli animali e le 
									piante, su cui si era lavorato nel XIX 
									secolo, le ricerche di biologia generale si 
									sono rivolte ai moscerini, poi alle muffe, 
									poi ai batteri e infine al virus. “quando si 
									è compreso il virus – si soleva dire – si è 
									compresa la vita”.   
									  
									  
									Il 
									Labirinto biochimico illustra le reazioni 
									chimiche di  
									interconnessione delle piccole molecole 
									all'interno della cellula. 
  
									
									 
									“ La vita è tutta nei geni – dicevano altri 
									- ; l’organismo è un prodotto secondario che 
									ha solo la funzione di far riprodurre i 
									geni”. “ Il gene – scrisse Dawkins – è un 
									egoista: si costruisce l’organismo che più 
									gli fa comodo”.  
									La ricerca del submicroscopio ha rivelato un 
									mondo insospettabile. Nelle profondità 
									invisibili delle cellule viventi non risiede 
									una gelatina, un brodino, una poltiglia 
									tutta impegnata al funzionamento della vita 
									elementare. Esistono invece figure 
									meravigliose, eleganti cristalli, perfette 
									spirali, mirabili geometrie. Il materiale 
									ereditario, il famoso DNA (Acido 
									DesossiriboNucleico) è un nastro avvolto in 
									una regolare e lunghissima elica di misure 
									costanti e perfette. Le officine della 
									sintesi proteica, i ribosomi, formano 
									ordinati cristalli che si aggregano in 
									tetrameri. I virus sono dei meravigliosi 
									poliedri fedeli alle regole dei solidi 
									platonici. L’armonia della natura inizia 
									dalle sue più segrete e minute strutture, 
									inizia nell’invisibile e si rivela nell’eleganzaen 
									nella grazia delle forme visibili. La più 
									straordinaria escursione nella inosservabile 
									armonia della natura e’ stata compiuta anni 
									fa da un ricercatore giapponese operante in 
									California: Susumu Ohno, del Beckman 
									Research Institute of the City of Hope, 
									Duarte. Ohno è riuscito a produrre melodie 
									musicali dalla struttura del DNA (1). Il 
									principio da cui Ohno parte è che la vita è 
									caratterizzata da una moltitudine di  
ricorrenze,da ripetizioni di 
moduli. Nel bruco segmentato, nel fiore contornato di petali, nelle vertebre di 
un animale superiore, nelle fibre muscolari, nelle palizzate dei tessuti 
vegetali, tutto è ripetitivo. Il principio della Ricorrenza Ripetitiva governa 
tutto: “Ieri è un altro oggi, e l’anno prossimo sarà molto simile a quest’anno”. 
Anche nella cultura umana la ripetizione, cioè il plagio, fonda la bellezza.
 
 Persino 
i geni si sarebbero formati attraverso la ripetizione di piccolissimi moduli 
originari sub-genici. poiché la decifrazione musicale del DNA si riferisce al 
nastro di alcuni geni, basterà fornire un'idea del tipo di scrittura chimica 
ricavabile dall'analisi di un gene. Si tratta di un messaggio lineare, 
costituito da quattro soli tipi di “lettere" (i nucleotidi), disposte 
consecutivamente e senza interruzioni, per qualche centinaia di battute. Le 
lettere sono simbolizzate con le cifre A, G, T, C. Un particolare gene del 
topolino (per una immunoglobulina) comincia, per esempio, così:  
CACTCCCAGG TCCAACTGCAG ... 
e prosegue per centinaia di lettere. 
 La 
dotazione di ogni cellula animale è di 3,6 miliardi di nucleotidi, in rigoroso 
allineamento, ma Ohno ha rilevato la sonorità di qualcosa di molto più ridotto, 
di milionesimi di questa sequenza, corrispondenti, per l'appunto, ai geni. 
 Attraverso 
quale codice i geni siano «tradotti" nella cellula è un problema affascinante, 
che ha occupato i biologi per una decina d'anni dopo il 1960, e che accenneremo 
soltanto, poiché poco importante per la impresa musicale di Ohno. La 
«traduzione" di un gene consiste nella generazione, dalla sequenza di nucleotidi, 
di una sequenza di amminoacidi (ce ne sono venti tipi), che si allineano a 
formare una catena proteica. Ogni tre nucleotidi adiacenti prescrivono il luogo 
di un amminoacido nella sequenza nascente. Quattro nucleotidi (A, G, T, C) forma 
no 64 possibili combinazioni tre a tre. Sono i famosi 64 codoni, di cui è stata 
trovata perfetta corrispondenza nei 64 segni dell' I-‘ ching. Il codice genetico 
è un cerchio cosmico perfetto, un magnifico mandala (3). In natura il messaggio 
genetico genera dunque catene di amminoacidi (proteine) attraverso un codice che 
somiglia all'I 'ching. Lo stesso messaggio, processato con un codice musicale, 
genera catene di note che si sistemano nel pentagramma a produrre suoni. Che 
genere di suoni? Che sorta di musica? Susumu Ohno, con la collaborazione di 
Marty Jabara, musicista a Los Angeles, o della moglie Midori, ha preparato varie 
partiture, alcune pubblicate, alcune da dividere con gli amici. Ho avuto modo di 
ascoltarne alcune. Una era tratta da un gene dell'immunoglobulina del topolino, 
una da quello della fosforo- glicerochinasi dell'uomo, una da quello di un 
istone della trota. Il nome dei geni non faccia impressione. Per il traduttore 
musicale sono solo lunghe processioni di lettere cui insegnare a cantare.E’ una 
musica tonale, garbata, caratterizzata dalla ricorrenza di un tema musicale 
dominante e dalle sue variazioni. Qui ricorda Bach, là è limpidamente chopiniana. 
Il ritorno del motivo esprime quella ricorrenza Ripetitiva che il DNA dei geni 
serba nel suo messaggio. La chiave musicale consente di rendere la ripetizione 
di un modulo chimico unmotivo musicale ritornante, in un ritornello. 
L'operazione di Ohno e del suo amico musicista è stata piuttosto semplice. Egli 
ha convertito ognuno dei quattro nucleotidi (A, G, T, C) in due possibili note 
in chiave di violino: A in do-re, G in mi-fa, T in sol-la, C in si-do 
concedendosi l'arbitrio di scegliere tra le due per esigenze musicali. L 
'accompagnamento, in chiave di basso, è anche affidato al gusto musicale; e così 
il tempo.  Tuttavia 
il vincolo imposto dal codice genetico rimane forte, e regola la struttura 
fondamentale del brano. Questo vincolo si gode, ascoltando la Musica del DNA 
come un segno d’ordine, una disposizione armonica che il DNA serba e la musica 
trasmette. Tutta la vita è simmetrica, armoniosa, modulata, ma si rimane 
incantati ad ascoltare la melodia espressa da una struttura chimica sottilissima 
e invisibile, racchiusa nel cuore più segreto della cellula. Il codice musicale 
adottato da Ohno è semi-vincolante, poiché i nucleotidi sono meno delle note (4 
contro 7). Tuttavia da un a partitura musicale si ritorna ad una ed una sola 
sequenza nucleotidica. Data la chiave di trasformazione e una serie di note, la 
sequenza nuclotidica del DNA è generata univocamente. Allora ci si può chiedere: 
esistono dei geni corrispondenti a sequenze generabili da musica già composta? 
Da sonate, valzer, mazurche? Ohno ha iniziato la ricerca partendo dal Notturno 
op. 55 n°1 di Chopin. Per alcune sue caratteristiche strutturali esso si 
prestava bene. La perlustrazione tra i geni conosciuti è stata lunga, e infine 
Ohno si è imbattuto, quasi incredulo, in una sequenza genica che rassomigliava 
straordinariamente alla versione chimica del Notturno. Era un frammento del gene 
per la Polimerasi II (una proteina) del topolino. Nel Notturno op. 55 n°. 1 di 
Chopin si incontra un soggetto ricorrente di nove note:   
 do-fa-mi-re- do-si-do-re-do 
che si presenta invariato o con 
varianti.  
Il nonamero si traduce nella seguente sequenza di nucleotidi: 
CAACCTCCC   
 Questo è un modulo 
ricorrente nel DNA del gene in esame. Si presenta ripetutamente nella versione 
esatta o in leggere modificazioni. Se il gene è trasformato in sequenza 
musicale, il Notturno di Chopin è continuamente rievocato. Nell’ascoltarlo, al 
piano, si prova un’intensa commozione, come se la natura rivelasse una melodia 
chopiniana che da milioni e milioni di anni teneva serbata nel suo cifrario 
chimico; come se quella melodia, discesa dal mondo degli archetipi, avesse 
ispirato il moto delle dita del grande polacco su una tastiera incantata, in una 
notte del secolo scorso. 
 Come spiegare questa 
periodicità del DNA? 
DNA? Ecco ricomparire l'Ohno 
genetista con la sua idea dell'Evoluzione per Duplicazione del DNA. Le prime 
catene di DNA, in un ipotetico "brodo primordiale" pre-biotico, sarebbero state 
piccole sequenze di 7-10 basi. Queste si sarebbero poi allineate, ripetendosi in 
serie, in modo da formare strutture modulari. Le susseguenti vicende 
dell'evoluzione chimica avrebbero poi introdotto variazioni in queste catene 
monotone, senza tuttavia abolire la fondamentale ripetitività del modulo 
iniziale. Se la natura ha costruito il suo messaggio genetico (il DNA), mettendo 
in fila tante frasette eguali e poi lasciandole variare, essa ha prodotto 
composizioni chimiche del tipo della sonata. Miliardi e miliardi d'anni dopo, un 
genetista giapponese ha disposto queste notazioni sul pentagramma e ha rivelato 
musicalmente le armonie primordiali della vita. Il cifrario genetico del DNA 
attrae l'uomo moderno per la possibilità di intervenire sui geni alterati, di 
migliorare le razze animali o vegetali, di costruire il ciclopico catasto della 
nostra eredità. lo Denso che sia sommamente importante l'aver avvertito, in 
alcune striscioline della magica molecola, interne armonie, decorsi melodici, 
strutture ricorrenti.   
 Se il cieco accidente 
avesse costruito le strutture viventi, senza una logica generativa e senza 
misura, l'esperimento di Ohno non sarebbe riuscito a nessuno; ascoltando dalla 
strada un pianoforte suonare, avrebbe detto: “È Chopin!”, mentre un pianista 
stava modulando sulla tastiera la partitura del DNA. 
	- 
	 Note:
	
 
	 
	(1) Susumu Ohno & Marty Jabara. 
	Repeats of Base Oligomers (N=3n ± 1 or 2) as Immortal Coding Sequences of 
	the Primeval World: Construction of Coding Sequences is based upon the 
	principle of Musical Composition. Chemica Scripta 1986 26B; 43\49 
	 
	(2)  Susumu Ohno e Midori Ohno. The 
	All pervasive Principle of Repetitions Recurrence governs Not only Coding 
	Sequence Construction but also Human Endeavor in musical composition. 
	“Immuno-Genetics” 1986, 24: 71-78  
	(3)
	Poiché le triplette sono 64 e gli aminoacidi 20, il codice si 
	dice “degenerato”: lo stesso aminoacido corrisponde di regola ora a quattro 
	ora a due triplette simili  
 
  
									  
									  
									
									
									LE FREQUENZE POSSONO 
									INFLUENZARE E RIPROGRAMMARE IL DNA
									
									  
									
									
									 
									Il DNA umano è un Internet biologico, 
									superiore, sotto molti aspetti, a quello 
									artificiale. La più recente ricerca 
									scientifica russa spiega, direttamente o 
									indirettamente, fenomeni quali la 
									chiaroveggenza, l'intuizione, gli atti 
									spontanei ed a distanza di cura, 
									l'auto-guarigione, le tecniche di 
									affermazione, la luce o aure insolite 
									intorno alle persone (concretamente, dei 
									maestri spirituali), l'influenza della mente 
									sui modelli climatici e molto ancora. 
									Inoltre, ci sono segni di un tipo di 
									medicina completamente nuova nella quale il 
									DNA può essere influenzato e riprogrammato 
									dalle parole e dalle frequenza SENZA 
									sezionare e rimpiazzare geni individuali.
									 
									
									
									 
									Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato 
									per costruire le proteine. Questo 
									subcomplesso di DNA è quello che interessa i 
									ricercatori occidentali che lo stanno 
									esaminando e catalogando. L'altro 90% è 
									considerato "DNA rottame". Tuttavia, i 
									ricercatori russi, convinti che la natura 
									non è stupida, hanno riunito linguisti e 
									genetisti per intraprendere un'esplorazione 
									di quel 90% di "DNA rottame". I loro 
									risultati, scoperte e conclusioni sono 
									semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, 
									il nostro DNA non solo è il responsabile 
									della costruzione del nostro corpo, ma serve 
									anche da magazzino di informazioni e per la 
									comunicazione.  
									
									
									 
									I linguisti russi hanno scoperto che il 
									codice genetico, specialmente 
									nell'apparentemente inutile 90%, segue le 
									stesse regole di tutte le nostre lingue 
									umane. Per questo motivo, hanno confrontato 
									le regole della sintassi (il modo in cui si 
									mettono insieme le parole per formare frasi 
									e proposizioni), la semantica (lo studio del 
									significato delle parole) e le regole 
									grammaticali di base. 
									Hanno scoperto che gli alcalini del nostro 
									DNA seguono una grammatica regolare e hanno 
									regole fisse come avviene nelle nostre 
									lingue. Così le lingue umane non sono 
									apparse per coincidenza, ma sono un riflesso 
									del nostro DNA inerente.  
									
									
									 
									Anche il biofisico e biologo molecolare 
									russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno 
									esplorato il comportamento vibratorio del 
									DNA. (Per essere breve, qui farò solo un 
									riassunto. Per maggiori informazioni, per 
									favore, andate all'appendice finale di 
									questo articolo). 
									La linea finale è stata: "I cromosomi vivi 
									funzionano come computer "solitonici/olografici" 
									usando la radiazione laser del DNA 
									endogeno". Questo significa che hanno fatto 
									in modo di modulare certi modelli di 
									frequenza con un raggio laser e con questo 
									hanno influenzato la frequenza del DNA e, in 
									questo modo, l'informazione genetica stessa. 
									Siccome la struttura base delle coppie 
									alcaline del DNA e del linguaggio (come si è 
									già spiegato) sono la stessa struttura, non 
									si rende necessaria nessuna decodificazione 
									del DNA.  Uno semplicemente può usare parole 
									e orazioni del linguaggio umano! Questo è 
									stato anche provato sperimentalmente. 
									
									 
									
									
									 
									La sostanza del DNA vivente (in tessuto 
									vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi 
									laser del linguaggio modulato e anche alle 
									onde radio, se si utilizzano le frequenze 
									appropriate.  Infine questo spiega 
									scientificamente perchè le affermazioni, 
									l'educazione autogena, l'ipnosi e cose 
									simili possono avere forti effetti sugli 
									umani e i loro corpi. E' del tutto normale e 
									naturale che il nostro DNA reagisca al 
									linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali 
									ritagliano geni individuali dei filamenti 
									del DNA e li inseriscono in un altro posto, 
									i russi hanno lavorato con entusiasmo con 
									dispositivi che possono influenzare il 
									metabolismo cellulare con le frequenze 
									modulate di radio e di luce per riparare 
									difetti genetici.  
									
									
									 
									Per esempio il gruppo di ricercatori di 
									Garjajeva ha avuto successo nel provare che 
									con questo metodo si possono riparare i 
									cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono 
									anche riusciti a catturare modelli di 
									informazione di un DNA specifico e lo hanno 
									trasmesso ad un altro, riprogrammando così 
									le cellule su un altro genoma. In quel modo, 
									hanno trasformato con successo, per esempio, 
									embrioni di rana in embrioni di salamandra, 
									semplicemente trasmettendo i modelli di 
									informazione del DNA! 
									In quel modo, l'informazione completa è 
									stata trasmessa senza nessuna delle 
									disarmonie o effetti collaterali che si 
									manifestano quando si fa l'ablazione e si 
									reintroducono geni individuali del DNA! 
									Questo rappresenta una rivoluzione e 
									sensazione incredibili, che trasformerà il 
									mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la 
									vibrazione e il linguaggio al posto 
									dell'arcaico processo d'ablazione! Questo 
									esperimento punta all'immenso potere della 
									genetica delle onde, che ovviamente ha più 
									influenza, sulla formazione degli organismi, 
									che i processi biochimici delle sequenze 
									alcaline.  
									
									
									 
									I maestri esoterici e spirituali sanno da 
									millenni che il nostro corpo si può 
									programmare con il linguaggio, le parole e 
									il pensiero. Ora questo è stato provato e 
									spiegato scientificamente. Certamente la 
									frequenza deve essere quella corretta e a 
									questo si deve il fatto che non tutti hanno 
									lo stesso risultato o possano farlo sempre 
									con la stessa forza. La persona deve 
									lavorare con i processi interni e la 
									maturità per poter stabilire una 
									comunicazione cosciente con il DNA. I 
									ricercatori russi lavorano con un metodo che 
									non dipende da questi fattori, però funziona 
									SEMPRE, sempre e quando venga usata la 
									giusta frequenza.  
									
									
									 
									Però, quanto più è sviluppata la coscienza 
									individuale, meno c'è la necessità di 
									qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono 
									ottenere quei risultati da se stessi e la 
									scienza finalmente smetterà di ridere di 
									tali idee e potrà spiegarne e confermarne i 
									risultati. E non finisce qui. Gli scienziati 
									russi hanno anche scoperto che il nostro DNA 
									può causare modelli di perturbazione nel 
									vuoto, producendo così “cunicoli” 
									magnetizzati!  
									
									
									 
									I “piccoli buchi” sono gli equivalenti 
									microscopici di quelli chiamati ponti 
									Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi 
									neri (lasciati da stelle consumate). 
									
									 
									
									
									 
									Questi sono dei tunnel di connessione, fra 
									aree completamente differenti dell'universo, 
									attraverso i quali si può trasmettere 
									l'informazione fuori dallo spazio e dal 
									tempo. Il DNA attira quei frammenti di 
									informazione e li passa alla nostra 
									coscienza. Questo processo di 
									ipercomunicazione è più efficace in stato di 
									rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e 
									l'intelletto iperattivo  impediscono il 
									successo  dell'ipercomunicazione o ne 
									distorcono completamente l'informazione 
									rendendola inutile. In Natura, l'ipercomunicazione 
									è stata applicata con successo da milioni di 
									anni. Il flusso di vita strutturato in 
									“organizzazioni stato” di insetti lo prova 
									drammaticamente. L'uomo moderno lo conosce 
									solo ad un livello molto più sottile come 
									"intuizione". Però anche noi possiamo 
									recuperarne a pieno l’uso.  
									
									
									 
									Un esempio in Natura. Quando un formica 
									regina è lontana dalla sua colonia, la 
									costruzione continua con fervore e in 
									accordo con la pianificazione. Tuttavia, se 
									si uccide la regina, nella colonia tutto il 
									lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa 
									fare. Apparentemente, la regina invia i 
									"piani di costruzione" anche da molto 
									lontano per mezzo della coscienza gruppale 
									dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto 
									vuole, fintanto che sia viva. Nell'uomo l'ipercomunicazione 
									si attiva quando uno improvvisamente riesce 
									ad avere accesso ad un’informazione  che è 
									fuori dalla propria base di conoscenze.
									 
									
									
									 
									A quel punto questa ipercomunicazione viene 
									sperimentata e catalogata  come 
									un’ispirazione o intuizione. Il compositore 
									italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una 
									notte sognò che il diavolo si sedeva vicino 
									al suo letto suonando il violino. La mattina 
									seguente, Tartini potè trascrivere il brano 
									a memoria con esattezza e lo chiamò la 
									Sonata del Trillo del Diavolo. 
									 
									
									
									 
									Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una 
									situazione nella quale era connesso ad una 
									specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva 
									trasmessa conoscenza verificabile da tutti i 
									campi immaginabili e alla mattina poteva 
									ricordare. Era tale la valanga di 
									informazioni che sembrava che di notte gli 
									trasmettessero tutta una enciclopedia. La 
									maggior parte delle informazioni era fuori 
									dalla sua base di conoscenze personali e 
									arrivava a dettagli tecnici di cui lui non 
									sapeva assolutamente niente.  
									
									
									 
									Quando avviene l'ipercomunicazione, si 
									possono osservare fenomeni speciali nel DNA, 
									così come nell'essere umano. Gli scienziati 
									russi hanno irradiato campioni di DNA con 
									luce laser. Nello schermo si è formato un 
									modello di onde tipico. Quando hanno 
									ritirato il campione di DNA, i modelli di 
									onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti 
									esperimenti di controllo hanno dimostrato 
									che il modello proveniva ancora dal campione 
									rimosso, il cui campo energetico 
									apparentemente è rimasto di per se stesso. 
									Questo effetto ora si denomina effetto del 
									DNA fantasma.  
									
									 
									Si presume che l'energia dello spazio 
									esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il 
									DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. 
									La maggior parte  delle volte gli effetti 
									secondari che si incontrano nell'ipercomunicazione, 
									anche degli esseri umani, sono campi 
									elettromagnetici inspiegabili nelle 
									vicinanze della persona implicata.  In 
									presenza dei quali i dispositivi 
									elettronici, come attrezzature per CD e 
									altri simili, possono essere alterati e 
									smettere di funzionare per ore. Quando il 
									campo elettromagnetico si dissolve 
									lentamente, le attrezzature funzionano 
									ancora normalmente. Molti curatori e 
									psichici conoscono questo effetto dovuto al 
									loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e 
									l’energia dell’ambiente più frustante è che 
									in quel preciso istante l'attrezzatura di 
									registrazione smette di funzionare e di 
									registrare. Il  riaccendere e spegnere dopo 
									la sessione non ne ristabilisce ancora la 
									funzionalità totale che però  il giorno dopo 
									ritorna alla normalità. Chissà forse leggere 
									ciò risulta tranquillizzante per molti, in 
									quanto non ha niente a che vedere con 
									l’essere tecnicamente incapaci, ma significa 
									semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione. 
									 
									Gli scienziati russi hanno irradiato diversi 
									campioni di DNA con dei raggi laser e su uno 
									schermo si è formata una tipica trama di 
									onde che, una volta rimosso il campione, 
									rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si 
									suppone che l'energia al di fuori dello 
									spazio e del tempo continua a passare 
									attraverso gli tunnel spaziali attivati 
									anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti 
									collaterali più frequenti nell'ipercomunicazione 
									sono dei campi magnetici vicini alle persone 
									coinvolte. Gli apparecchi elettronici 
									possono subire delle interferenze e smettere 
									di funzionare per ore. Quando il campo 
									elettromagnetico si dissolve, l'apparecchio 
									ricomincia a funzionare normalmente. Molti 
									operatori spirituali conoscono bene questo 
									effetto. 
									 
									Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro 
									libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste 
									connessioni in modo chiaro e preciso. Gli 
									autori riportano anche alcune fonti secondo 
									le quali gli uomini sarebbero stati come gli 
									animali, collegati alla coscienza di gruppo, 
									e quindi avrebbero agito come gruppo. Per 
									sviluppare e vivere la propria 
									individualità, tuttavia, avrebbero 
									abbandonato e dimenticato quasi 
									completamente l'ipercomunicazione. 
									 
									Ora che la nostra coscienza individuale è 
									abbastanza stabile, possiamo creare una 
									nuova forma di coscienza di gruppo. Così 
									come usiamo Internet, il nostro DNA è in 
									grado di immettere dati nella rete, 
									scaricare informazioni e stabilire un 
									contatto con altre persone connesse. In 
									questo modo si possono spiegare i fenomeni 
									quali telepatia o guarigioni a distanza. 
									 
									Senza un'individualità distinta la coscienza 
									collettiva non può essere usata per un 
									periodo prolungato, altrimenti si 
									ritornerebbe a uno stato primitivo di 
									istinti primordiali. L'ipercomunicazione nel 
									nuovo millennio significa una cosa ben 
									diversa. 
									 
									I ricercatori pensano che, se gli uomini con 
									piena individualità formassero una coscienza 
									collettiva, avrebbero la capacità di creare, 
									cambiare e plasmare le cose sulla terra, 
									come fossero Dio! E l'umanità si sta 
									avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza 
									collettiva. 
									 
									Il tempo atmosferico è piuttosto difficile 
									da influenzare da un solo individuo, ma  
									l'impresa potrebbe riuscire dalla coscienza 
									di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù 
									indigene). Il tempo viene fortemente 
									influenzato dalla frequenza risonante della 
									terra (frequenza di Schumann). Ma queste 
									stesse frequenze vengono prodotte anche nel 
									nostro cervello, e quando molte persone si 
									sincronizzano su di esse, o quando alcuni 
									individui (p. e. maestri spirituali) 
									concentrano i loro pensieri come un laser, 
									non sorprende affatto che possano 
									influenzare il tempo. Una civiltà moderna 
									che sviluppa questo tipo di coscienza non 
									avrebbe più problemi né d'inquinamento 
									ambientale, né di risorse energetiche; 
									usando il potere della coscienza collettiva 
									potrebbe controllare automaticamente e in 
									modo naturale l'energia del pianeta. 
									 
									Se un numero abbastanza elevato di individui 
									si unisse con uno scopo più elevato, come la 
									meditazione per la pace, si dissolverebbe 
									anche la violenza. 
									 
									Il DNA sembra essere anche un 
									superconduttore organico in grado di 
									lavorare a una temperatura corporea normale. 
									I conduttori artificiali invece richiedono 
									per il loro funzionamento delle temperature 
									estremamente basse (tra -200 e -140°C). 
									Inoltre, tutti i superconduttori possono 
									immagazzinare luce, quindi informazioni. 
									Anche questo dimostra che il DNA sia è grado 
									di farlo. 
									 
									Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai 
									tunnel spaziali. Normalmente questi 
									minuscoli tunnel sono altamente instabili e 
									durano soltanto una frazione di secondo. In 
									certe condizioni però si possono creare dei 
									tunnel stabili in grado di formare delle 
									sfere luminose. In alcune regioni della 
									Russia queste sfere appaiono molto spesso. 
									In queste regioni le sfere a volte 
									s'innalzano dalla terra verso il cielo, e i 
									ricercatori hanno scoperto che possono 
									essere guidati dal pensiero. Le sfere 
									emettono onde a bassa frequenza che vengono 
									anche prodotte dal nostro cervello, quindi 
									sono in grado di reagire ai nostri pensieri. 
									Queste sfere di luce hanno una carica 
									energetica molto elevata e sono in grado di 
									causare delle mutazioni genetiche. Anche 
									molti operatori spirituali producono queste 
									sfere o colonne di luce, quando si trovano 
									in uno stato di profonda meditazione o 
									durante un lavoro energetico. In alcuni 
									progetti per la guarigione della terra 
									queste sfere vengono catturate anche nelle 
									foto. In passato di fronte a questi fenomeni 
									luminosi si credeva che apparissero degli 
									angeli. In ogni caso, pur mancando le prove 
									scientifiche, ora sappiamo che persone con 
									queste esperienze non soffrivano affatto di 
									allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo 
									in avanti nella comprensione della nostra 
									realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce 
									le anomalie della terra che contribuiscono 
									alla formazione dei fenomeni luminosi. 
									Queste anomalie sono state trovate di 
									recente anche a Rocca di Papa, a sud di 
									Roma. 
									 
									L'articolo intero (in inglese) si può 
									trovare sulla pagina 
									
									
									www.fosar-bludorf.com 
									(Kontext - Forum for Border Science). Su 
									questa pagina è anche possibile contattare 
									gli autori. 
									 
									Tutte le informazioni sono tratte dal libro 
									"Vernetzte Intelligenz" di Grazyna Fosar e 
									Franz Bludorf, ISBN 3930243237; purtroppo 
									per ora esiste soltanto in tedesco. 
									 
									Nel suo libro "Vernetzte Intelligenz" (Networked 
									Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla 
									rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf 
									spiegano queste connessioni chiaramente e 
									precisamente. Gli autori citano anche fonti 
									supponendo che in tempi primitivi l'Umanità, 
									come gli animali, è stata fortemente 
									connessa alla coscienza gruppale e agiva 
									come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e 
									sperimentare l'individualità, noi umani 
									abbiamo dovuto dimenticare l'ipercomunicazione 
									quasi completamente. Ora che siamo 
									abbastanza stabili nella nostra coscienza 
									individuale,possiamo creare una nuova forma 
									di coscienza gruppale, concretamente una,  
									quella in cui abbiamo accesso a tutte le 
									informazioni per mezzo del nostro DNA senza 
									essere forzati o controllati a distanza 
									rispetto a quello che dobbiamo fare con 
									quell'informazione. 
									  
									Tutti i dati sono del libro "Vernetzte 
									Intelligenz" di Von Grazyna Fosar e Franz 
									Bludorf, ISBN 3930243237, riassunti e 
									commentati da Baerbel. Purtroppo il libro 
									per ora è disponibile solo in tedesco.
									 
									 
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