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													LE ONDE CEREBRALI 
													
													  
													
													
													
													Tutto e' suono. E tutto 
													influenza e viene 
													influenzato dalla propria 
													natura: che e' suono. 
													Chi, tra di voi, non passa 
													momenti di melanconia, di 
													tristezza, di sfiducia?... 
													In quel momento, i neuroni 
													del vostro cervello si 
													trovano sottoposti a 
													distonie e irregolarita' 
													vibratorie, nei loro 
													circuiti elettromagnetici. 
													Rileggendo il brano accluso, 
													vi renderete conto di quanto 
													sia fondamentale 
													sincronizzare la loro 
													lunghezza d'onda sul giusto 
													ritmo armonico. Immergetevi, 
													allora, in quei momenti, nei 
													dodici minuti della musica 
													<alfa>; dolce e struggente.  
													Che lo vogliate, oppure no, 
													le vostre onde cerebrali 
													saranno <costrette> a 
													sincronizzarsi, nuovamente, 
													sulla giusta pulsazione. 
													Se, allora, ascolterete la 
													struggente melodia 
													<diversa>, ogni vostro 
													neurone - per il noto 
													fenomeno scientifico della 
													<risonanza> - si <riadattera'> 
													al ritmo che gli viene 
													proposto: quello delle onde 
													<alfa>. 
													Ma, non solo. Quando 
													cesserete di ascoltare il 
													brano, e tornerete alle 
													vostre usuali occupazioni, 
													le vostre cellule cerebrali 
													conserveranno (abbastanza a 
													lungo) - sempre che lo 
													vogliate, oppure no - quel 
													ritmo di serenita' e di 
													armonia, appartenente alle 
													onde alfa.  
													Nel corso della nostra vita 
													quotidiana tutti noi 
													sperimentiamo diversi <stati 
													di coscienza>. Per esempio, 
													nell'arco di una giornata, 
													tra la luce del mattino e il 
													buio della notte, ci 
													muoviamo da uno stato 
													ordinario di veglia ai 
													diversi stadi del sonno. 
													Ma anche gli stati di 
													coscienza <straordinari> 
													fanno parte della nostra 
													comune esperienza: quando ci 
													sentiamo particolarmente 
													<creativi>, insolitamente 
													<intuitivi>, eccezionalmente 
													<lucidi>, profondamente 
													<rilassati>. 
													 Ordinari, o straordinari 
													che siano, tutti gli stadi 
													della nostra coscienza sono 
													dovuti all'incessante 
													attivita' elettrochimica del 
													cervello, che si manifesta 
													attraverso <onde 
													elettromagnetiche>: le onde 
													cerebrali, appunto.  
													La frequenza di tali onde, 
													calcolata in 'cicli al 
													secondo', o Hertz (Hz), 
													varia a seconda del tipo di 
													attivita' in cui il cervello 
													e' impegnato e puo' essere 
													misurata con apparecchi 
													elettronici. Gli scienziati 
													suddividono comunemente le 
													onde in <quattro bande>, che 
													corrispondono a quattro 
													fasce di frequenza e che 
													riflettono le diverse <attivita' 
													del cervello>. 
													  
													 
													Onde beta 
													 
													Hanno una frequenza che 
													varia da 13 a 30 Hz e sono 
													associate alle normali 
													attivita' di veglia, quando 
													siamo concentrati sugli 
													stimoli esterni. Le onde 
													beta sono infatti alla base 
													delle nostre fondamentali 
													attivita' di sopravvivenza, 
													di ordinamento, di selezione 
													e valutazione degli stimoli 
													che provengono dal mondo che 
													ci circonda. Per esempio, 
													leggendo queste righe il 
													vostro cervello sta 
													producendo onde beta. Esse, 
													poi, ci permettono la 
													reazione più veloce e 
													l'esecuzione rapida di 
													azioni. Nei momenti di 
													stress o di ansia le beta ci 
													danno la possibilita' di 
													tenere sotto controllo la 
													situazione e dare veloce 
													soluzione ai problemi. 
													 
													Onde theta 
													 
													La loro frequenza e' tra i 3 
													ed i 7 Hz e sono proprie 
													della mente impegnata in 
													attivita' di immaginazione, 
													visualizzazione, ispirazione 
													creativa. Tendono ad essere 
													prodotte durante la 
													meditazione profonda. Il 
													sogno ad occhi aperti, la 
													fase REM del sonno (cioe', 
													quando si sogna). Nelle 
													attivita' di veglia le onde 
													theta sono il segno di una 
													conoscenza intuitiva e di 
													una capacita' immaginativa 
													radicata nel profondo. 
													Genericamente vengono 
													associate alla creativita' e 
													alle attitudini artistiche. 
													 
													Onde alfa 
													 
													Hanno una frequenza che 
													varia da 7 a 13 Hz e sono 
													associate a uno stato di 
													coscienza vigile, ma 
													rilassata. La mente, calma e 
													ricettiva, è concentrata 
													sulla soluzione di problemi 
													esterni, o sul 
													raggiungimento di uno stato 
													meditativo leggero. Le onde 
													alfa dominano nei momenti 
													introspettivi, o in quelli 
													in cui più acuta è la 
													concentrazione per 
													raggiungere un obiettivo 
													preciso. Sono tipiche, per 
													esempio, dell'attività 
													cerebrale di chi è impegnato 
													in una seduta di 
													meditazione, yoga, taiji. 
													 
													Onde delta 
													 
													Hanno una frequenza tra 0,1 
													e 3 Hz e sono associate al 
													piu' profondo rilassamento 
													psicofisico. Le onde 
													cerebrali a minore frequenza 
													sono quelle proprie della 
													mente inconscia, del sonno 
													senza sogni, dell'abbandono 
													totale. In questo senso 
													vengono prodotte durante i 
													processi inconsci di 
													autogenerazione e di 
													autoguarigione. 
													 
													Il fenomeno della 
													risonanza 
													 
													Nel 1665 il fisico e 
													matematico olandese 
													Christiian Huygens, tra i 
													primi a postulare la teoria 
													ondulatoria della luce, 
													osservo' che, disponendo a 
													fianco e sulla stessa parete 
													due pendoli, questi 
													tendevano a sintonizzare il 
													proprio movimento 
													oscillatorio, quasi 
													<volessero assumere lo 
													stesso ritmo>. Dai suoi 
													studi deriva quel fenomeno 
													che oggi chiamiamo 'risonanza'. 
													Nel caso dei due pendoli, si 
													dice che uno fa risuonare 
													l'altro alla propria 
													frequenza. Allo stesso modo 
													e per lo stesso principio, 
													se si percuote un diapason, 
													che produce onde alla 
													frequenza fissa di 440 Hz, e 
													lo si pone vicino a un 
													secondo diapason 'silenzioso', 
													dopo un breve intervallo 
													quest'ultimo comincia 
													anch'esso a vibrare. La 
													risonanza puo' essere 
													utilizzata anche nel caso 
													delle onde cerebrali. Studi 
													che si sono serviti 
													dell'elettroencefalogramma 
													hanno mostrato un' evidente 
													correlazione tra lo stimolo 
													che proviene dall'esterno e 
													le onde cerebrali del 
													soggetto in esame. 
													Inizialmente, le ricerche in 
													questo campo utilizzavano 
													soprattutto la luce; poi, si 
													e' passati ai suoni ed alle 
													stimolazioni 
													elettromagnetiche. Cio' che 
													si e' osservato e' che se il 
													cervello e' sottoposto a 
													impulsi (visivi, sonori o 
													elettrici) di una certa 
													frequenza, la sua naturale 
													tendenza e' quella di 
													sintonizzarsi. Il fenomeno 
													e' detto 'risposta in 
													frequenza'. Per esempio, se 
													l'attivita' cerebrale di un 
													soggetto e' nella banda 
													delle onde beta (quindi, 
													nello stato di veglia) e il 
													soggetto viene sottoposto 
													per un certo periodo a uno 
													stimolo di 10 Hz (onde 
													alfa), il suo cervello tende 
													a modificare la sua 
													attivita' in direzione dello 
													stimolo ricevuto. 
													Il soggetto passa dunque ad 
													uno stato di rilassamento 
													proprio delle onde alfa. 
													 
													I due emisferi cerebrali 
													 
													Il cervello umano e' 
													suddiviso in due emisferi:  
													 
													Destro: 
													- sintetico (comprende 
													l'insieme delle parti), 
													concreto, spaziale  (coglie 
													le relazioni nello spazio), 
													intuitivo (usa sensazioni e  
													immagini), analogico (usa le 
													metafore), irrazionale, 
													olistico  (percepisce le 
													strutture di assieme), 
													atemporale e non-verbale.  
													E' la sede delle attivita' 
													creative, della fantasia. 
													 
													E sinistro: 
													- E' analitico (comprende i 
													dettagli), astratto (giunge 
													all'interno, partendo dal 
													dettaglio), lineare (lavora 
													in ordine sequenziale),  
													Logico, numerico, razionale, 
													simbolico, temporale, 
													verbale. E' la sede di - di 
													tutte quelle attivita' che 
													coinvolgono il linguaggio, 
													la scrittura, il calcolo. 
													 
													I due emisferi sono uniti da 
													una lamina orizzontale di 
													fibre nervose, il cosiddetto 
													<corpo calloso>. Ogni 
													emisfero ha competenze 
													proprie: l'occhio sinistro, 
													l'orecchio sinistro e tutta 
													la parte sinistra del corpo 
													sono connesse all'emisfero 
													destro; l'occhio destro, 
													l'orecchio destro e tutta la 
													parte destra del corpo sono 
													connesse all'emisfero 
													sinistro.I due emisferi, 
													poi, funzionano in modo 
													diverso; elaborano, cioe', 
													tutti i processi 
													informativi, secondo 
													modalita' distinte. Per come 
													si e' finora strutturata, la 
													nostra società da' una 
													maggiore rilevanza alle 
													modalita' di pensiero 
													dell'emisfero sinistro, 
													tanto che fino a poco tempo 
													fa i neurologi definivano 
													<minore> l'emisfero destro. 
													Ma, una visione piu' 
													bilanciata delle due 
													componenti, un maggiore 
													equilibrio tra le funzioni, 
													una armonia tra razionalita' 
													e fantasia e' ciò che, oggi, 
													forse, l'umanita' necessita 
													con piu' urgenza. Uno 
													strumento semplice ed 
													efficace per riequilibrare 
													il potere dei due emisferi 
													cerebrali e' il suono Come 
													abbiamo visto, ogni 
													attivita' cerebrale emette 
													onde particolari, che 
													possono entrare in risonanza 
													con le onde sonore esterne. 
													In questo modo il cervello 
													viene 'veicolato' attraverso 
													il suono, stimolato a 
													sintonizzarsi su una 
													frequenza (e quindi sull'attivita' 
													cerebrale che le 
													corrisponde), portato a 
													funzionare come un insieme. 
													 
													Consigli per l'ascolto 
													 
													E' obbligatorio usare le 
													cuffie stereo per l'ascolto 
													del brano, infatti 
													l'induzione di onde alfa, 
													come spiegato sopra, 
													funziona con la 
													differenziazione netta delle 
													diverse frequenze ascoltate 
													da un orecchio separatamente 
													dall'altro. 
													Se si ascolta il brano con 
													le casse del computer 
													l'orecchio destro percepira' 
													entrambi i suoni, e cosi' il 
													sinistro, quindi non avremo 
													piu' una differenziazione 
													netta delle frequenze e 
													l'effetto sara' nullo. 
													Tenere un volume medio-alto, 
													in modo che le onde 
													vibratorie si possano 
													sentire chiaramente ma che 
													allo stesso tempo non diano 
													oppressione ai timpani o 
													senso di fastidio. 
													E' importante che dalla 
													scheda sonora vengano tolti 
													tutti gli effetti di 
													ambiente, spaziali, 3d e 
													cose del genere, in quanto 
													simulano, alterando il suono 
													originale, delle 
													ambientazioni particolari, 
													che possono compromettere 
													l'effetto delle onde alfa. 
													E' da evitare assolutamente 
													l'ascolto durante attività 
													che richiedono molta 
													attenzione; per esempio, 
													mentre si è alla guida 
													dell'automobile o si e' al 
													controllo di sistemi di 
													sicurezze e cose del genere. 
													 
													I brani: 
													 
													Le onde cerebrali hanno una 
													frequenza che l'orecchio 
													umano non coglie. Ma, 
													l'avvento dell'elettronica e 
													dell'informatica applicata 
													al settore musicale ha dato 
													la possibilità di utilizzare 
													tali frequenze, veicolandole 
													attraverso onde sonore.  
													Nei brani viene utilizzata 
													una particolare tecnica, 
													chiamata ritmo biauricolare, 
													che opera in questo modo: se 
													l'orecchio sinistro viene 
													stimolato con un suono 
													portante alla frequenza, 
													poniamo, di 500 Hz (Hertz) e 
													l'orecchio destro con uno a 
													510 Hz, la differenza di 10 
													Hz viene percepita dal 
													cervello (e solo dal 
													cervello, perché è una 
													frequenza che sta la di 
													fuori dello spettro sonoro). 
													Il cervello e' così 
													stimolato ad entrare in 
													risonanza con il 'ritmo 
													biauricolare' di 10 Hz (onde 
													alfa) e, di conseguenza, con 
													l'attività corrispondente: 
													rilassamento, calma, 
													tranquillità.  
													  
Un metodo efficace senza controindicazioni e senza produrre assuefazione 
esiste ed è stato sperimentato con successo sia dall'Università Statale di 
Milano che dal Centro di ingegneria biomedica del Consiglio Nazionale delle 
Ricerche, operante presso il Politecnico di Milano. Esso è il Rigeneratore 
Cerebrale Karnak. 
 
Il suo scopo è quello di ristabilire un equilibrio energetico attraverso la 
rigenerazione cerebrale con conseguente riattivazione delle funzioni organiche, 
producendo un benessere psicobiofisico duraturo. 
 
I risultati ottenuti dagli studi effettuati fino ad oggi riportano una 
drastica riduzione e/o eliminazione di problemi di salute quali ansia, 
depressione, iper e ipotensione, insonnia, diabete, stress mentale, senilità 
precoce e disturbi psicosomatici. 
 
L’utilizzo del Rigeneratore Cerebrale Karnak consente inoltre di sviluppare 
alcune particolari facoltà intuitive, percettive, creative e magnetiche e di 
migliorare la capacità apprenditiva e di concentrazione oltre che 
ripristinare il benessere anche attraverso la magnetizzazione dei liquidi. 
 
Il veicolo principale che regola l’attività dei neuroni cerebrali è il DNA-RNA, 
che viene regolato da un campo elettromagnetico suscettibile di alterazione 
quando si verificano episodi di stress, angoscia, panico, spaventi, traumi, 
irritabilità, sconforto, senilità ed altro, provocando problemi psicosomatici, 
disfunzioni e malattie. 
  
La seduta con il 
Rigeneratore Cerebrale è consigliata a tutti coloro che intendono ritrovare e 
mantenere il benessere.  
Può fornire buoni risultati a riguardo delle seguenti situazioni: 
  
 
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