Le proprietà curative del suono e della 
				musica sono note sin dall'antichità. Le testimonianze lasciate 
				da Pitagora e Platone in Grecia, la musica dell'arpa di Davide 
				di cui si parla nella Bibbia e gli inni dei Veda in India sono 
				una conferma dei poteri curativi del suono. In epoca moderna, 
				gli effetti terapeutici del suono furono scoperti dalla medicina 
				nel 1896: alcuni generi musicali stimolavano la circolazione 
				cerebrale e periferica, mentre altri influivano sulla lucidità 
				mentale.
				
				Siccome l'orecchio non solo è l'organo più importante del 
				sistema uditivo, ma influisce notevolmente anche sul movimento 
				degli occhi, sui ritmi del corpo fisico, sullo sviluppo 
				cerebrale del feto e sui livelli di stress dell'organismo, ormai 
				l'impiego del suono a fini terapeutici sta diventando una 
				pratica sempre più diffusa. Di recente sono stati oggetto di 
				studio anche gli effetti negativi del suono, dovuti sia 
				all'ascolto di musica a un volume troppo alto, sia 
				all'esposizione al rumore dei macchinari industriali.
				Considerare il rumore come un semplice fastidio equivale a 
				considerare lo smog come un semplice inconveniente: il rumore 
				costituisce sempre e comunque un pericolo per la salute 
				dell'uomo.
				
				A conferma di questa teoria, uno studio ha rivelato che oltre il 
				60 per cento degli studenti al primo anno di università soffre 
				di problemi uditivi sulle frequenze alte a causa di 
				un'esposizione prolungata a livelli acustici elevati.
				
				
				Come funziona la suonoterapia
				Si sostiene che alcuni suoni hanno il potere di 
				rallentare la respirazione e creare un senso di benessere 
				generale; altri possono rallentare il battito cardiaco e 
				addirittura calmare un bambino irrequieto.
				I suoni sono anche in grado di modificare la temperatura della 
				pelle, ridurre la pressione arteriosa e la tensione muscolare, 
				influenzare le frequenze delle onde cerebrali.
				Sebbene alcuni suoni (ad esempio le onde ultrasonore) non 
				vengano percepiti dall'orecchio umano, possono influenzare 
				profondamente gli esseri umani.
				I suoni, che possiamo definire "onde energetiche che oscillano 
				all'interno della gamma udibile" vengono prodotti e viaggiano da 
				una fonte all'altra sotto forma di onde.
				
				Naturalmente ogni suono ha una sua velocità e intensità, una sua 
				frequenza, altezza e lunghezza d'onda: la musica altro non è che 
				una sequenza gradevole di onde sonore.
				L'intensità della vibrazione, ovvero la forza del suono, viene 
				misurata in unità chiamate decibel.
				Sebbene il volume abbia la sua importanza perché un suono possa 
				esercitare il suo effetto , non è necessario esserne 
				consapevoli: il suono, peraltro, viene recepito da tutto il 
				corpo, non solo dall'orecchio.
				Generalmente gli esseri umani reagiscono in due modi 
				alle vibrazioni sonore: con l'alterazione ritmica o con la 
				risonanza.
				Per alterazione ritmica s'intende quel fenomeno in base 
				al quale, in presenza di uno stimolo esterno, il ritmo naturale 
				del cuore si modifica e si sincronizza con quello della fonte 
				sonora.
				Per risonanza, invece, s'intende quel fenomeno in base al 
				quale diverse frequenze sonore (suoni di altezze diverse)
				stimolano la vibrazione di diverse zone del corpo.
				Generalmente i suoni bassi stimolano le parti inferiori 
				del corpo, mentre quelli alti le parti superiori. Il suono 
				raggiunge gli organi tramite l'ottavo e il decimo nervo 
				craniale.
				Questi nervi permettono agli impulsi sonori di attraversare 
				l'orecchio e il cranio e di raggiungere il cervello.
				Successivamente gli impulsi motori e sensoriali vengono inviati 
				lungo il nervo vago (che contribuisce a regolare la 
				respirazione, il linguaggio e il ritmo cardiaco), per poi 
				raggiungere la trachea, la laringe, il cuore e il diaframma.
				Il nervo vago e le risposte emozionali al sistema limbico 
				(determinate zone del cervello responsabili delle emozioni e 
				della motivazione) sono il collegamento tra l'orecchio, il 
				cervello e il sistema nervoso autonomo, da cui dipende 
				l'efficacia della suonoterapia nell'ambito della cura di 
				problemi fisici ed emozionali.
				I diversi elementi costitutivi del suono agiscono su diverse 
				parti del cervello.
				Il ritmo, ad esempio riguarda il rombencefalo e può alterare la 
				percezione del tempo.
				Naturalmente anche il corpo umano ha un suo ritmo ed è stato 
				dimostrato che il cuore, il cervello e altri organi sono 
				sincronizzati tra loro.
				Di conseguenza, quando questi ritmi interni vengono alterati, 
				sorgono le malattie.
				Il tono influisce sul mesencefalo limbico, che regola le 
				emozioni.
				Il vero potere del suono risiede nel modo in cui gli aspetti 
				tonali o armonici influenzano le nostre emozioni e le funzioni 
				del mesencefalo.
				Il suono può essere usato anche per aiutare l'organismo a 
				regolare i livelli dei corticosteroidi, a controllare 
				l'intensità degli spasmi muscolari, a ridurre i dolori causati 
				da un tumore e a ridurre lo stress in pazienti cardiopatici.
				
				
				Allenamento uditivo integrato
				Vi è una stretta correlazione tra l'udito, la voce e lo sviluppo 
				psicofisiologico dell'organismo. Alcuni studi si sono 
				concentrati sul rapporto tra i suoni percepiti dal feto 
				nell'utero materno e lo sviluppo del cervello, con particolare 
				riferimento alla memoria, al linguaggio e alla capacità 
				d'apprendimento .
				Vi è un legame diretto sia tra disturbi uditivi e gamma vocale, 
				sia tra disturbi uditivi e salute generale del soggetto.
				
				. La resistenza fisica e mentale può essere prolungata
				ascoltando Mozart o i 
				
				canti gregoriani (in particolare 
				le registrazioni effettuate nell'abbazia francese di Solesmes).
				
				Con l'aiuto di un oscilloscopio, si è misurata l'intensità dei 
				suoni delle messe celebrate all'alba e a mezzanotte in occasione 
				del Natale e quelle dell'Epifania e di Pasqua.
				Si è scoperto che i suoni rientrano nell'ampiezza di banda 
				ottimale per infondere energia.
				Alcuni suoni hanno lo stesso effetto di due tazze di caffè!
				
				
				
				
				
				Emissione prolungata di vocali
				Da anni ormai l'Institute for Music, Health and Education 
				conduce ricerche e insegna agli studenti ad usare l'emissione 
				prolungata di vocali perché rappresenta un modo semplice per 
				eliminare lo stress, creare un equilibrio tra mente e corpo, 
				sensibilizzare le orecchie e migliorare la voce, sia quando si 
				parla, sia quando si canta.
				Questa tecnica si basa sull'emissione di suoni prolungati per 
				avere la percezione del punto interno del corpo in cui vibrano.
				In questo modo bastano dai tre ai cinque minuti perché le onde 
				cerebrali si sincronizzino e raggiungano un equilibrio, 
				contribuendo notevolmente al benessere fisico ed emozionale 
				della persona.
				Le varie zone del cervello sono sintonizzate su determinate 
				frequenze tonali e il tono della vocale determina il punto in 
				cui risuonerà nel cervello.
				Questo esercizio è più utile del canto o del semplice fatto di 
				parlare perché quando parliamo o cantiamo, gli epicentri vibrano 
				troppo velocemente e il corpo non ha il tempo di armonizzarsi 
				con il suono.
				Quando emettiamo delle vocali prolungate, invece, è come se ci 
				facessimo un massaggio interno, l'unico sistema per localizzare, 
				in modo non invasivo e in breve tempo, l'ossigenazione, i flussi 
				energetici e le pulsazioni.
				
				Una voce con un buon timbro e un suono molto armonico è in grado 
				di ricaricare un individuo ogni volta che la sente.
				A questo proposito possiamo ricordare quando, negli anni '70, fu 
				deciso di compiere uno studio in un monastero benedettino 
				francese per scoprire il motivo per cui i monaci erano diventati 
				depressi, stanchi e inquieti.
				Si scoprì che avevano abbandonato l'abitudine di cantare in 
				latino nove volte al giorno.
				Allora furono esortati a riprendere la vecchia abitudine, e 
				quando lo fecero, la loro energia aumentò, mentre la depressione 
				e la stanchezza scomparvero.
				
				
				Applicazioni terapeutiche Ormai il suono viene 
				utilizzato in molte strutture terapeutiche, tra cui i reparti di 
				chirurgia, riabilitazione e maternità degli ospedali.
				Inoltre viene impiegato per la cura dei pazienti affetti dal 
				morbo di Alzheimer e dei malati di cancro, nelle strutture per 
				malati terminali, in campo ostetrico, odontoiatrico e 
				psicoterapeutico.
				Con una tecnica chiamata Guided Imagery si lavora per ridurre il 
				dolore e l'ansia e per esplorare la sfera della consapevolezza.
				La suonoterapia si serve sempre più spesso di strumenti che 
				sfruttano determinate frequenze sonore per ridurre il dolore e 
				aiutare i pazienti a rilassarsi.
				Attualmente strumenti  cimatici 
				vengono impiegati in tutto il mondo.
				
				
				
				
				
				La 
				Cimaticoterapia
				La terapia cimatica, a differenza di altre tecniche musicoterapeutiche, 
				non viene somministrata attraverso i canali uditivi, ma 
				direttamente attraverso la pelle.
				Si serve delle onde sonore che rientrano nella gamma uditiva per 
				regolare il sistema regolatorio e immunologico e creare così una 
				condizione metabolica quasi ottimale per una determinata cellula 
				o un determinato organo.
				Ogni oggetto, sia esso vivo o inanimato, possiede un suo campo 
				elettromagnetico che, nel momento in cui interagisce con altri 
				campi di questo tipo, produce reazioni opposte, complementari o 
				neutre.
				Una risonanza equilibrata rappresenta la condizione di salute 
				ottimale (per risonanza s'intende la frequenza a cui un oggetto 
				è portato a vibrare naturalmente se un altro oggetto vibra alla 
				stessa frequenza), mentre la malattia è dovuta a una situazione 
				di squilibrio.
				
				
				
				La terapia cimatica si serve di un sistema computerizzato con 
				speciali altoparlanti per 
				riportare l'organismo in una condizione di equilibrio tramite la 
				trasmissione di frequenze risonanti.
				 
				
				 
				
				
				 Questi segnali passano attraverso i tessuti sani, ma 
				ristabiliscono la giusta risonanza in quelli malati.
				
				
				
				 
				Tramite l'intercettazione dei messaggi elettrici inviati 
				attraverso il sistema nervoso centrale alle singole cellule, 
				questa ricerca ha permesso di decodificare i segnali cimatici 
				percepibili dalle cellule.
				Successivamente, in base al segnale emesso, a ogni tessuto è 
				stato assegnato un fattore H o fattore armonico.
				
				 
				 
				
				 
				
				A questo punto lo strumento regola le frequenze sonore 
				percettibili in modo che, una volta somministrate all'organismo 
				tramite il contatto diretto con la parte malata o attraverso i 
				meridiani dell'agopuntura, possano avere un effetto stimolante e 
				rigenerante.
				La terapia cimatica non è una cura: si limita a riportare 
				l'organismo in una condizione tale da permettergli di guarire da 
				solo senza dolore e senza dover ricorrere alla chirurgia o a 
				farmaci.
				In futuro, la terapia cimatica si concentrerà sulla pelle, sul 
				sistema nervoso periferico e sulle ossa perché sono tre sistemi 
				in grado di rigenerarsi.
				Gli strumenti per praticare la terapia cimatica vengono usati da 
				oltre vent'anni da infermieri, chiropratici, osteopati e 
				agopuntori di tutto il mondo.
				Gli strumenti impiegati non hanno effetti collaterali 
				indesiderati, ma sono sconsigliati nel caso di pazienti con il 
				pacemaker.
				
				Il futuro della suonoterapia
				
				
				La suonoterapia è 
				una disciplina emergente e si basa sul principio secondo il 
				quale gli esseri umani, attraverso il suono, possono migliorare 
				la loro salute.
				Ormai numerosi apparecchi e sistemi tra cui cd, creati per modificare le onde cerebrali stanno 
				facendo il loro ingresso sul mercato.
				I musicoterapeuti hanno capito che le componenti dell'ascolto 
				(uditive e psicologiche) sono uniche per ogni individuo e quindi 
				hanno cominciato a sperimentare l'uso della loro voce come 
				strumento da integrare con il massaggio , il movimento fisico e 
				visioni guidate.
				Di conseguenza molti medici ritengono che in futuro le onde 
				sonore saranno indispensabili strumenti di guarigione. Il suono 
				verrà usato anche per fare diagnosi e individuare le tonalità 
				che possono riportare in equilibrio la salute del paziente.
				Anche il corpo umano ha un suo ritmo ed è stato dimostrato che 
				cuore, cervello ed altri organi sono sincronizzati tra loro.
				Di conseguenza quando questi ritmi interni si alterano, sorgono 
				le malattie.